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DAY #6: Cuna > Radicofani 80km

Oggi giornata “no” per Daniele. Complice il fatto che manchino due giornate alla fine della sua Francigena, prima delle 9 non riusciamo a partire. Cercherò di trascinarlo un po’ anche standogli davanti. La tappa di oggi di per sé non è particolarmente impegnativa fino ai 11 chilometri dalla fine. Da lì sarà tutta salita fino al paese di Radicofani.

Dopo poco, il caldo inizia ad essere opprimente. Ci fermiamo per una pausa a San Quirico d’Orcia. Un paese stupendo, dove gli unici italiani sono i commercianti. Tutti gli altri sono turisti stranieri.
Il tempo di un gelato e si riparte. Fino all’inizio di una delle salite più difficili di questa Via Francigena. Tra caldo, pendenze e strade sterrate ci mettiamo più di un’ora per fare 9 chilometri!

Arriviamo all’inizio del paese di Radicofani completamente distrutti. Sono così stanco che l’idea di dover lavar la bici mi abbandona del tutto.
Daniele, invece, mi trascina in un area di servizio camper, dove oltre alla bici lavo anche le borse che nel frattempo da rosse erano anch’esse diventate bianche.

Arriviamo finalmente in ostello. Doccia e si esce finalmente a mangiare. Tra l’ostello e il ristorante conosco Matilde, pellegrina di 23 anni. Mi racconta un po’ di sé, della preparazione al viaggio e di come, nonostante fosse partita in solitaria, abbia incontrato diversi pellegrini con cui condividere il viaggio.
Mentre parla, ha negli occhi la scintilla di un sognatore, ma non di quelli disillusi. Di quelli che stanno vedendo i propri sogni avverarsi.
Ammiro molto il coraggio di questa ragazza nell’intraprendere un viaggio tutt’altro che semplice, in solitaria.

Il paese di Radicofani è una meraviglia. Dopo aver ordinato cena esco dal ristorante e corro su e giù per fare delle foto. Tutte le case sono di una pietra scura, ed in cima al paese svetta una rocca fortificata.

La fatica ripaga.

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