Riparto di prima mattina, verso San Felice Circeo. Qui trovo una bella spiaggetta in prossimità degli scogli dove mi fermo un paio d’ore.
Riprendo in direzione Gaeta, arrivo a Fondi e vedo lungo la strada un signore che pedala ad un buon ritmo una bici un po’ datata. Lo supero urlandogli: “fa caldo anche oggi, eh!?”
Mi risponde, e rallento per affiancarmi. Ancora non sapevo cosa sarebbe successo dopo.
Dal meteo al racconto della sua intera vita il salto è brevissimo. In un batter d’occhio conosco tutto il suo passato. Sono le 14 circa e dopo aver percorso una decina di chilometri insieme mi offre da bere in un bar lungo la strada. Il suo nome è Gaetano, ed ha alle spalle una storia di potere e disfatta.
Nonostante non abbia praticamente più nulla, mi invita a pranzo a casa sua, dove vive insieme ai suoi tre cani. Mentre preparo l’insalata mi svela ed approfondisce alcuni aspetti del suo travagliato passato. Mangiamo tra un racconto e l’altro e lo ascolto con interesse. Mi dice che presto la sua storia potrebbe andare in televisione.
Dopo un pranzo pressoché infinito, mi mostra con orgoglio i suoi animali ed il resto della casa. E prima che possa ripartire mi ritrovo con circa 10 chili di roba da mangiare. Non potendo rifiutare NIENTE, cerco in qualche modo di far stare tutto nelle borse. Rimane fuori un sacchetto che Gaetano mi insegna a legare al manubrio (27 anni che vado in bici ed ancora non sono in grado di appendere una borsa al manubrio n.d.r). Mi rivela che tutte le mattine si carica in bici circa 100 chili di ortaggi per rivenderli al dettaglio al mercato giornaliero di Fondi.
Sono le 20 e mi faccio gli ultimi 18 chilometri con un carico non vero. Arrivo a Gaeta verso le 21, ed entro nel primo campeggio che trovo. Il gestore, che stava uscendo, mi vede e senza che chiedessi nulla mi fa: “vieni, di qua hai tutto lo spazio che vuoi!”.
Monto la tenda, doccia e svengo dal sonno.