Notte un po’ trafficata per via di una banda di ragazzini che voleva fare il “bagno di mezzanotte“. Ma alla fine riesco a dormire tranquillo.
Al mattino risolvo un piccolo inconveniente tecnico ad una delle borse da viaggio e parto più tardi del solito. Supero, con qualche sali e scendi Cetara e Vietri sul Mare.
Da Salerno ad Agropoli ho vita facile, pedalo agile attraverso infiniti campi coltivati.
Da qui in avanti mi aspettano oltre 600mt di dislivello e la strada non mi sconta nulla. Per evitare percorsi trafficati affronto diverse salite in piedi sui pedali, ma lo spettacolo una volta arrivato in cima merita davvero ogni goccia di sudore versato.
Alla fine di una delle tante salite che affronto, però, lo scenario mi lascia senza parole. Questa volta non in senso positivo. Di fronte a me si staglia una vallata tutta bruciata dalle fiamme, completamente nera. Nonostante il fuoco fosse stato spento da un po’ di tempo, l’odore di bruciato era ancora forte nell’aria.
Mi fermo qualche minuto ad osservare questa devastazione.
Una volta terminato di salire, inizio a preoccuparmi di recuperare dell’acqua ed incomincio la discesa. Ad un bivio, non faccio in tempo a tirare fuori la mappa che un signore mi indirizza nella direzione giusta.
A fine discesa chiedo, un paio di volte, delle dritte per la strada meno trafficata e, siccome entrambe le indicazioni coincidono, mi dirigo di gran passo verso il mare.
Mi accampo nella prima spiaggia che trovo. Mentre mi preparo gli ultimi pomodori di Gaetano scambio due parole con una giovane coppia che mi fa i complimenti per il viaggio.
Poco dopo, il custode della spiaggia privata confinante con quella in cui sono, mi dice che posso dormire sereno. Tanto c’è lui, nel caso avessi dei problemi.
Sazio e stanco, scrivo due righe e buonanotte.