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DAY #6: Ordiarp > Saint-Jean-Pied-de-Port 29km

Impari in fretta a regolarti gli spallacci dello zaino. In maniera tale da averlo bello aderente al corpo in salita e più sbilanciato nelle discese. E’ un continuo modificare l’equilibrio dello zaino per spostare il peso dal bacino alle spalle. E’ così che partiamo oggi, con cinque bellissimi chilometri di discesa sull’asfalto, giusto per massacrare un pò le gambe.
Parto inizialmente in testa mantenendo un ritmo di circa undici minuti al chilometro.
Dopo circa sette chilometri cedo la maglia rosa al mio inseguitore, Charles, che ci permette di mantenere un buon passo.

Attraversiamo immense praterie verdi, grazie alla copiosa pioggia di questi giorni. Nei numerosi pascoli ai nostri lati, migliaia di pecore appena tosate, brucano oziosamente l’erba. Non c’é altro se non distese infinite di prateria e qualche raro campo coltivato.

Poi, a circa dieci chilometri da Saint-Jean-Pied-de-Port ecco che iniziano a sbucare, come funghi, enormi zaini coperti dal telo anti pioggia. A coppie, in gruppo o solitari, i pellegrini che arrivano da più parti della Francia convergono alla spicciolata ai piedi dell’ultima collina che li separa dalla meta finale. Meta nonché inizio di un nuovo percorso.

Il piccolo paese ai piedi della collina, Saint-Jean-le-Vieux, é una tappa quasi obbligata in quanto da qui passa il percorso per i pellegrini che arrivano a piedi a Saint-Jean-Pied-de-Port. In uno dei pochi, se non l’unico, bar del paese circa venti persone decisamente vestite come per una spedizione di parecchie settimane, si gustano una birra, o qualcosa di caldo.
Conosco due ragazzi francesi che stanno facendo il Cammino interamente in tenda, dormendo a volte sotto i portici delle cappelle. Hanno, tra le varie cose, parte di uno stendino per poter far asciugare i vestiti durante le pause. Li lascio al loro pranzo, alle quattro di pomeriggio. Noi proseguiamo dritto, c’é un temporale alle porte e vorremmo evitare di prenderlo.
Ovviamente, trenta minuti prima di entrare in paese, inizia a piovere. Ancora non avevamo preso dell’acqua oggi, per cui non avevamo scampo. Ultimi due chilometri sotto la pioggia, ma con il pensiero fisso di essere quasi arrivati.

Le miei gambe sono decisamente a pezzi, ed ho una caviglia che mi fa leggermente male. Ma, dopo sei giorni di cammino in condizione non sempre piacevoli, sono arrivato finalmente a Saint-Jean-Pied-de-Port.
Mi fiondo a cercare un posto letto nel accoglienza pellegrina, che a quest’ora è ancora tranquilla. Birra con i miei due compagni di viaggio, e poi rientro in ostello in tempo per vedere i pellegrini, alla spicciolata, arrivare alla ricerca di un letto.

Mentre scrivo nella hall dell’ostello sopraggiunge un italiano, con il quale stringo subito amicizia. Ci organizziamo per la cena ed esco a fare incetta di provviste per la giornata successiva. Rientro con un salame, dell’Emmental e delle garze!

Alle 21:20 praticamente tutti i camerati sono a letto, e ne approfitto per mettermi a dormire. Domani sarà una giornata bella impegnativa, con la pioggia che la farà da padrona fin dalle primo ore..

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