Partiamo tutti insieme dopo colazione. Emma cammina palesemente meglio con i nuovi plantari. Alle 12:40 siamo di fronte al vecchio ostello municipale, in coda ad attendere che arrivi l’addetta comunale. Entriamo e prendiamo posto nella camerata principale, per poi fare la doccia ed uscire ognuno per le proprie commissioni.
Ad un certo punto arriva Stefano (il ragazzo con cui abbiamo cucinato qualche sera prima), ma é tardi e l’ostello non ha più posti disponibili. Ha fatto più di trenta chilometri oggi ed ha un dolore alla tibia che annuncia l’inizio di una tendinite. Non ha la forza per tornare un paio di chilometri indietro all’altro ostello comunale lungo la strada. Senza pensarci due volte gli cedo il mio letto, io posso tranquillamente arrangiarmi.
Dopo la doccia esco per fare due commissioni al supermercato e mentre rientro incontro la giovane coppia francese che da giorni viaggia con altri due ragazzi, sempre francesi. Mi fermo per più di mezz’ora a parlare un pò con loro. Abbiamo in programma di arrivare tutti il 30 giugno a Santiago, anche perché é il compleanno di Fabien, il ragazzo della coppia, che sogna di poter festeggiare proprio alla fine del Cammino.
Mangiamo cena in un localino a pochi passi dall’ostello, prima di rientrare in camerata. Tra il caldo e i russatori mi aspetta un’altra nottata difficile, tanto che passo almeno un’ora a dormire sui divanetti della sala comune.