Dipende. Non c’è una risposta univoca a questa domanda, in quanto ci sono numerose variabili che ci possono portare a propendere verso una, l’altra od un mix di entrambe le opzioni. Per la maggior parte dei miei lunghi viaggi ho prediletto viaggiare con delle capienti borse laterali, ma non posso negare che su qualche ripido pendio (ed in qualche stazione ferroviaria, tanto per fare un esempio) non abbia sognato le tanto agognate borse da bikepacking.
Per bikepacking si intendono quelle borse che vengono ancorate direttamente al telaio, alcune tramite supporti appositi che ne permettono il fissaggio, come ad esempio al tubo della sella. Negli ultimi anni é nato un bel movimento dietro questa tipologia di borse, per via della loro aerodinamicità e bilanciamento sul mezzo.
Le borse laterali
Le borse laterali sono l’ideale per viaggi lunghi, in posti remoti o poco battuti, nei quali si predilige una scelta di vita più spartana (ed a volte solitaria) alle classiche comodità quali B&B ed hotel. Personalmente questa é la prima grande discriminatoria.
Pianificando un viaggio di un mese, all’insegna del risparmio, la scelta potrebbe ricadere sul portapacchi posteriore con le borse laterali (più eventualmente il borsello manubrio). Ciò é dettato principalmente dall’opportunità di avere tutto l’occorrente con sé, a partire dal materiale per il campeggio libero ed il fornelletto da campo, senza tralasciare anche lo stretto necessario per le riparazioni di emergenza. Le capienti borse laterali permettono di portarsi dietro un numero di capi di abbigliamento maggiore, nel caso dovessimo affrontare diverse condizioni climatiche durante il nostro viaggio. Per le lunghe spedizioni in condizioni climatiche avverse, infatti, avremo la necessità di una maggior capienza. Il borsello al manubrio permette di avere un comodo portaoggetti per gli effetti personali e di valore, facile e veloce da rimuovere e portare via con sé nel caso di soste brevi.
Infine, con questo assetto la preparazione e la sistemazione delle borse al mattino é indubbiamente veloce.
Le borse bikepacking
Se l’obiettivo é un viaggio in compagnia, più breve e magari concedendosi il lusso di una stanza d’albergo di tanto in tanto, la soluzione bikepacking é sicuramente un ottimo compromesso. Esso ci permette di viaggiare più leggeri e veloci rispetto alle borse tradizionali. Infatti, uno studio (in un velodromo a Melbourne) ha dimostrato che con l’assetto da bikepacking si viaggia circa 2km/h più veloci, a parità di condizioni.
Inoltre, come ci hanno dimostrato cicloviaggiatori più esperti (vedi Davide Travelli), con questo assetto si può portare tutto l’occorrente per il campeggio senza dover rinunciare ad alcun pezzo fondamentale per viaggi più lunghi e solitari. Il mattino, bisogna solamente prendere confidenza nel ricollocare l’equipaggiamento dentro alle borse, e quest’ultime sul telaio della bici. Il sistema bikepacking é più leggero in quanto oltre ad aver ridotto il materiale al minimo, non avremo il peso del portapacchi posteriore, che é anche il grande flagello dei cicloviaggiatori. Una rottura di questo prezioso componente é sempre un grosso grattacapo, soprattutto nei viaggi all’estero. Il bikepacking é prediletto da coloro che intraprendono viaggi all’insegna della natura, scegliendo principalmente percorsi sterrati, portandosi dietro solamente l’indispensabile. Questa é la seconda grande differenza. In un trail fuori strada infatti, l’ingombro ed il peso delle borse laterali non aiutano la pedalata. Possiamo riassumere il bikepacking, banalizzando, come uno stile di vita minimalista all’insegna dello stretto necessario.
Fermo restando che la scelta potrebbe ricadere tranquillamente in base al proprio gusto personale, finendo per essere un aspetto meramente estetico, nessuna delle due tipologie é in conflitto con l’altra. Non é raro infatti incontrare cicloviaggiatori che montano le front pannier con un assetto bikepacking con borsa al manubrio, al telaio e sotto sella. Oppure chi preferisce viaggiare con due belle borse laterali posteriori, insieme alle borse verticali alla forcella anteriore. Viaggiare con un mix di entrambe le tipologie di borse é possibile, senza alcun tipo di problema. Molto é dovuto alla tipologia di viaggio, ovvero alle proprie esigenze personali, al clima ed alla necessità di carico. Teniamo sempre in considerazione infatti che alcuni viaggiatori amano anche muoversi a piedi, per esplorare una determinata località appena raggiunta con la bici.
Sergio Borroni, che per me é un maestro tra i cicloviaggiatori, dice: “Non esiste un modo universalmente giusto di caricare la bici, esiste un modo ideale. E l’ideale può essere diverso anche per chi affronta lo stesso viaggio“.
Riassumendo quindi i PRO di queste due tipologie di borse:
BORSE LATERALI | BIKEPACKING |
capienti | compatte |
veloci da riempire / svuotare | leggere (no portapacchi) |
limitato numero di borse | aerodinamicità e maneggevolezza |
comodo aggancio/sgancio al telaio | adattabili a qualsiasi tipologia di bici |
condizioni climatiche avverse | ottime per sterrato |
impermeabili | impermeabili |
Invece i CONTRO:
BORSE LATERALI | BIKEPACKING |
peso | minor capienza |
minor maneggevolezza della bici | tempo nel riporre il materiale |
maggior ingombro | maggior numero di borse |
minor aerodinamicità del mezzo | |
portapacchi più sollecitato |
Hai già letto la lista degli accessori indispensabili per un cicloviaggio?
A questo punto, visto che abbiamo analizzato più da vicino i vari aspetti, lasciami un commento dove mi indichi la tua tipologia di bagaglio, rispetto al viaggio che hai affrontato o che affronterai in futuro!